Laminam, tra le maggiori imprese specializzate nella produzione di lastre ceramiche di grandi dimensioni e minimo spessore per l’architettura, gli interni e il design, si presenta al Marmomacc di Verona, che inizia domani 30 settembre e termina il prossimo 3 ottobre, con uno stand di 160 mq progettato dall’art director Alessandra Stefani: un’ambientazione minimal futurista per svelare l’ultima novità e il fiore all’occhiello del marchio, le nuove serie di lastre extra large. L’azienda fondata da Franco Stefani dunque non si ferma e, sempre pronta a nuove sfide lancia sul mercato un prodotto nuovo, le lastre 1600x3200 mm con spessori da 6 a 20 mm, sfornate dalla quarta linea produttiva che da luglio 2015 si è aggiunta alle 3 pre-esistenti. Le ampie superfici, regolari e senza difetti anche nelle dimensioni oversize, vengono realizzate attraverso il nuovo sistema pressa Gea, punto di forza e cuore della produzione Laminam, la cui tecnologia di pressatura avanzata prevede la stesura delle polveri direttamente sul nastro senza l’utilizzo di carrelli dedicati: la lastra è quindi priva di ogni tensione e libera di espandersi, con una riduzione dei consumi di energia del 50% rispetto ai sistemi di pressatura tradizionali e un processo produttivo che prevede il recupero di tutti i materiali utilizzati nel ciclo.
Innovazione e sostenibilità ambientale si incontrano poi con l’energia creativa e il linguaggio sofisticato che contraddistingue tutte le collezioni Laminam: per le nuove serie extra-large sono state ideate cinque famiglie di texture ispirate ad elementi come cemento, marmo, legno, ferro ossidato e campiture piene declinati in diversi colori, per un totale di 14 finiture la cui potenza evocativa viene valorizzata al massimo dalle dimensioni scultoree della lastra. Funzionalmente, le nuove serie 1600x3200 mm aumentano i gradi di libertà del materiale spalancando ulteriormente il ventaglio delle possibili applicazioni, rivolgendosi contemporaneamente al settore dell’edilizia per le facciate ventilate, dove le dimensioni maggiori comportano la riduzione del numero dei giunti tra i pannelli e quindi la potenziale infiltrazione di acque meteoriche oltre che una migliore continuità visiva, ed al mondo dell’arredo – design, in particolare delle cucine a isola di grandi dimensioni e di alta gamma, dove le lastre extra-large in ceramica si offrono in alternativa a materiali come marmo e lapidi dal costo e dall’impatto ecologico molto superiori.