Come avere successo? Oggi è più chiaro quasi a tutti!
Finalmente, come raggiungere il successo è più “ chiaro”. La nebbia che ha coperto il campo di battaglia in questi anni si è diradata e il quadro competitivo appare più leggibile. In questa nebbia si sono spesso confusi atteggiamenti aziendali tra loro differenti ma che hanno prodotto risultati comparabili con la conseguenza di omologare strategie molto diverse.
Oggi no, oggi non è più così. Tutto è più chiaro. Ma se è più chiaro cosa deve essere fatto? Perché il successo non raggiunge tutti? Sono pochi infatti quelli in grado di mettere in atto le azioni necessarie per ottenere la loro quota target sia sul mercato nazionale che estero. La quota necessaria per essere protagonisti sul mercato, per essere citati a esempio fra le aziende forti, in funzione della tipologia di prodotto e del posizionamento che propongono. Per essere un’impresa che i punti vendita top del territorio non possono fare a meno di avere fra i fornitori primari nel proprio assortimento. In realtà per puntare al successo bisogna avere i fondamentali a posto, ossia: solidità economico finanziaria; strategia chiara di posizionamento, perseguita da tempo e senza tatticismi; produzione flessibile per le quantità vendute e a basso costo; rete commerciale valida, magari cresciuta con l’azienda; presenza nella distribuzione più forte sul territorio e più adeguata al posizionamento prescelto; proprietà senza problematiche di cambio generazionale. I fondamentali evidenziati devono esserci praticamente tutti.
Pensare oggi di intervenire su fondamentali carenti è impegnativo, dispendioso e richiede spesso tempi molto lunghi. Solidità economico finanziaria e strategia di posizionamento dipendono da come si è operato negli anni scorsi, quando i mercati assorbivano molto di più. In un concetto più ampio di posizionamento, la profondità delle gamme di prodotto è fondamentale e oggi rappresenta una forte barriera all’entrata per molti outsider, che non possono pensare, solo perché propongono qualche prodotto simile e con lo stesso prezzo del leader di mercato, di poterlo sostituire tanto facilmente.
Adeguare oggi la propria gestione della produzione al mutato rapporto fra quantità da produrre e numero di varianti, comporta investimenti consistenti e difficilmente finanziabili dall’esterno. Ricercare oggi agenti nuovi, per sistemare le aree dove la quota di mercato è insoddisfacente, risulta via via sempre più complesso. Questo intervento, dal quale spesso in passato si sono dedicate troppe attese, porta risultati se si inseriscono elementi che vivono la loro professione in modo adeguato ai tempi e che non significa solamente portarsi dietro un ipad. Sistemare o implementare una distribuzione non idonea oggi è difficile, lungo e costosi in termini di energie fisiche e di investimenti. A volte troppo rispetto ai risultati che si possono attendere.
Un assetto proprietario chiaro, senza avventurose transizioni in corso, aiuterà a guardare con più serenità ai prossimi venti anni e non, con nostalgia, ai venti anni passati. Se si riscontra di essere dotati di una buona parte dei fondamentali prima citati, sarà possibile dedicarsi con una strategia mirata e decisa a intervenire sui punti deboli. Così da potersi presentare sempre più in linea con le odierne necessità e pianificare un piano di sviluppo che porti l’azienda fra i top player della sua area. Diversamente bisognerà adeguare le aspettative alla propria forza sul mercato, gestendo al meglio una posizione non di primo piano, puntando su spinta personale, dedizione, impegno, capacità comunicativa e servizio. Tutte le componenti della struttura commerciale diventano in questo modo determinanti. Notorietà e presenza nei punti vendita diventano vitali. Ma i miracoli sono un altro paio di maniche.
A cura di Ezio Pais, consulenza aziendale per l’industria del mobile