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  • Social media marketing day

Introduzione

Il 22 Giugno si è tenuta, presso l’auditorium del Sole 24 Ore a Milano, l’edizione 2016 del Social Media Marketing Day, evento di riferimento che dà l’opportunità a imprenditori, professionisti e agenzie web di conoscere i nuovi trend di mercato e le ultime opportunità offerte dai social per sviluppare il proprio business. Andrea Albanese, docente di Digital Communication, Social Media Marketing, Digital Strategy e organizzatore dell’evento, ha esordito spiegando quali sono gli standard attuali nei social e sottolineando l’importanza della user experience e della mobile usability. Tanti utenti oggi, quando navigano sul web, si spaventano davanti all’enorme quantità di informazioni che la rete mette a loro disposizione, continua Andrea Albanese, e oramai sono abituati a navigare attraverso Landing Page. Nel 2016 possiamo affermare che la metà degli accessi web vengono effettuati da mobile. Un dato interessante è il fatto che molti di questi utenti navigano solo per noia cercando informazioni passivamente.

Il mondo delle App

Negli Stati Uniti, nel 2015 il 50% della popolazione non ha scaricato applicazioni. Questo significa che ormai siamo abituati ad andare online per cercare qualsiasi informazione, senza dover necessariamente occupare con applicazioni, spazio personale nel nostro smartphone. Pensate che un utente medio utilizza solo 5 applicazioni durante la sua giornata tipo. Questi dati fanno pensare molto per i futuri investimenti web e condizionano drasticamente l‘opportunità di creare applicativi web per terzi. Le poche applicazioni che utilizziamo sono specifiche, finalizzate alla user experience familiare. Un esempio? Booking.com. Chi ama viaggiare, utilizza questa app, ma chi viaggia occasionalmente invece utilizza i motori di ricerca (Google o Bing) per reperire le informazioni che cerca.

Il mondo social

Facebook è un grande magazzino virtuale nel quale trovare informazioni di ogni genere. Ognuno è libero di mettere un proprio annuncio targhettizando al meglio il segmento di popolazione a cui vuole rivolgersi. Su Facebook inoltre, come su youtube, è possibile pagare un video solo se viene visto per più di 10 secondi, avendo quindi un impatto assolutamente positivo per il brand. Come ci spiega il direttore marketing di UniCredit, ci sono strategie web efficaci anche senza investimenti, strategie diverse in base al social utilizzato. Il comportamento dell’utente cambia in base al social che utilizza e alle possibilità espressive che questo offre. Ad esempio su Twitter si hanno a disposizione solo 140 caratteri nei quali concentrare la notizia e darla nel modo più veloce e chiaro. Google Plus invece richiede una spiegazione più esaustiva, mentre instagram per esempio si basa solamente sulle emozioni suscitate dalle foto pubblicate. Il ciclo di vita della notizia è cambiato in poco tempo, trasformandosi da ieri (tv, giornali, mensili) ad oggi (notizie di massa, social, youtube, tv). Il principale punto a favore dei social è che sono l’edicola più completa che c’è: si possono fare sondaggi, consentono di seguire il sentiment, permettono di divulgare le notizie facilmente anche solo con immagini. Il problema principale è che 140 caratteri hanno già condizionato il nostro modo di scrivere le notizie e di informare gli utenti, inoltre spesso capita che le notizie non abbiano fonti attendibili.

Le ripercussioni online

Tutto è Social, tutto è Live. Quando chiediamo qualche informazione online a brand e questi ci rispondono, nessuno ci vieta di pubblicare la conversazione nei vari social a nostra disposizione e di condividere il nostro feedback con altri. Qualsiasi risposta noi diamo sarà sempre pubblica. Nel momento in cui qualcuno recensisce qualcosa, renderà ancora più credibile il prodotto venduto positivamente o negativamente ed è per questo che il Customer Service fa la differenza. Il Social Media Marketing è diventato uno strumento necessario per convincere le persone a comprare e a parlare bene del nostro brand, infatti si dimostra essere più importante di qualsiasi investimento pubblicitario offline e non, nel momento in cui le persone stesse si interessano del nostro brand cercando su Google o qualsiasi altro strumento di ricerca. Nessuno ha una vera e propria ricetta per garantire una User Experience anche nel post vendita gradevole ed efficace. Sappiamo solo che è importante monitorare dove siamo e dove vogliamo arrivare perché le opportunità in rete sono vastissime.

Articolo Di Andrea Meregalli

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