In occasione dell’evento Milano Design City 2021, presso lo showroom di via Solferino, Alpi ha presentato le nuove collezioni French Palette e Wavy Fir, firmate rispettivamente da Piero Lissoni e dai Raw Edges, ovvero i designer israeliani Yael Mer e Shay Alkalay.
Si tratta di superfici lignee valorizzate dal binomio grafica e colore, che consentono ai progettisti e alle aziende di studiare e mettere a punto proposte – relative agli spazi interni - in grado di soddisfare anche la clientela più esigente.
Il risultato estetico di grande impatto visivo è stato reso possibile dal particolare processo produttivo messo a punto dall’azienda di Modigliana. Il tranciato Alpilignum si ottiene infatti per mezzo della scomposizione e della successiva ricostruzione di un tronco di legno; è un materiale non stampato che rende possibile la riproduzione di numerose essenze ma anche una gamma di finiture e decori praticamente infinita.
In più il livello qualitativo è elevato: svaniscono i difetti tipici del legno, il materiale risulta sempre riproducibile nel tempo e resiste perfettamente ai raggi solari. Il rischio che i colori e i disegni si danneggino con l’andar degli anni è pressoché nullo.
Per le nuove collezioni è stato utilizzato legno di pioppo certificato proveniente da coltivazioni agricole italiane. Il pioppo, non tutti lo sanno, è fra le materie prime più ecologiche e rinnovabili, cresce velocemente ed è capace di interagire positivamente con l’ambiente. In più, la pioppicoltura è sinonimo di sviluppo locale sostenibile. Proprio la sostenibilità della risorsa legnosa, d’altro canto, è fra i capisaldi della filosofia aziendale di Alpi.
Piero Lissoni collabora ormai da tempo con Alpi. Per la nuova collezione di superfici lignee French Palette ha puntato sul colore, che del resto rappresenta per Alpi un prolifico campo di sperimentazione tramite cui evolversi senza soluzione di continuità; basti pensare che l’azienda romagnola ha “osato” al punto di andare oltre l’identità del legno proponendo inedite dimensioni concettuali.
Per questa nuova linea, come si può dedurre dal nome stesso, Lissoni si è ispirato alla pittura francese del Settecento, caratterizzata da tonalità tenui e delicate, ma non prive di luminosità. Insieme ai componenti dell’ufficio tecnico di Alpi ha misurato e calibrato ogni singola nuance, fatto diverse prove fino a ottenere l’effetto desiderato.
“I nuovi colori pensati per Alpi – ha spiegato Lissoni - sono modernissimi, ma allo stesso tempo antichi. Ho trattato il legno come fosse un affresco, siamo passati dalla pittura del secolo dei Lumi e l’iconografia francese del Sei-Settecento, però prima mi sono fermato a guardare i quadri di Veronese e di Tiziano. Sono colori ieratici e nello stesso tempo parlano una grande modernità”.
La palette comprende colori intramontabili e altri meno noti, come il Teal Blue o il Burgundy. È un vero e proprio percorso cromatico scandito dalla raffinatezza e da equilibri impeccabili.
La collezione Alpi Wavy Fir, invece, ha il suo punto di forza nel segno grafico, utilizzato dai Raw Edges per reinterpretare le naturali peculiarità del legno. I due designer hanno raggiunto il successo grazie alla massima libertà creativa che contraddistingue ogni loro progetto e che ormai li identifica.
Con la loro audacia, e potremmo dire anche con la loro spensieratezza, manipolano la realtà per trovare innovative e originali dimensioni estetiche. Affascinati dalla capacità di Alpi di lavorare il legno creando superfici che ne esaltano la bellezza ma realizzate attraverso processi tecnologici, nel caso di questa nuova collezione i due progettisti sono partiti dalle tipiche venature rigate dei legni di abete e pino, le hanno studiate in modo approfondito per poi modellarle in morbide curve creando un decoro grafico che ha del sorprendente.
“La nostra visita allo stabilimento di Alpi – hanno raccontato - ci è sembrata un sogno. Ci siamo sentiti come due bambini che entrano in una fabbrica di cioccolato. Siamo rimasti impressionati dal modo in cui l’azienda ha trasformato processi sperimentali in una produzione industriale accurata e controllata, dalla stratificazione e l’incollaggio dei fogli di legno colorati, al taglio e rimontaggio del tronco Alpi con angoli quasi impossibili, alla profonda conoscenza di ogni aspetto del legno del team di ricerca”.
La linea Wavy Fir gioca sulla dialettica zoom in/zoom out, conducendo a diverse percezioni: a una visione d’insieme il legno ha un aspetto del tutto naturale, ma osservandolo da vicino si riesce a decodificare il movimento ondulato delle venature rielaborate, che donano alle superficie un senso di dinamicità e una grande potenza espressiva. Sono disponibili due varianti cromatiche.