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  • pelli per arredamento

Pelle per arredamento

Come si può capire se le pelli per arredamento di un divano, di un complemento, di una seduta sono realmente di qualità? Partiamo dal presupposto che la pelle è un prodotto naturale con notevoli proprietà di traspirazione e resistenza. Purtroppo viene spesso confusa con l’ecopelle che, al contrario, è un tessuto sintetico che ripropone esclusivamente l’aspetto della pelle, ma possiede specifiche qualitative del tutto diverse. Vengono definiti "pieno fiore" i pellami che, per via della loro naturale bellezza, non hanno bisogno di nessun trattamento superficiale di ritocco del manto. Le pelli denominate “pieno fiore” pertanto si caratterizzano per un aspetto assolutamente naturale. Si distinguono per il poro aperto, che si può vedere con una lente, che ne accentua la bellezza e ne garantiscono la naturalità. I benefici del pieno fiore sono numerosi: in primis una capacità rara di migliorare invecchiando, un’elasticità superiore che permette lavorazioni più complesse, e infine un risultato estetico decisamente notevole.

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Pelli per l'arredo-design

Le pelli impiegate nell’ arredamento hanno origine bovina. La loro provenienza può essere extraeuropea o europea: nel gergo dei pellettieri si usa normalmente l’appellativo “esotico” per segnalare pelli di origine sudamericana o australiana. Le pelli grezze subiscono un lavaggio in grandi quantitativi di acqua che serve per eliminare le impurità. Quindi vengono fatte passare in apposite presse che rimuovono l’acqua in eccesso, distendendo il manto. Le pelli grezze vengono divise in due parti: quella esterna più pregiata e soffice è denominata “fiore”. La sezione sottostante è denominata “crosta”, meno compatta e resistente e usata per prodotti economici. I “fiori” ottenuti con la spaccatura subiscono una cernita molto attenta: soltanto le migliori pelli - in media non oltre il 10% - vengono classificate “pieno fiore” e passano alla fase di concia direttamente senza subire nessun trattamento superficiale di ritocco. Un 30% circa di pelli meno pregiate è soggetto al trattamento di “smerigliatura” selettiva, ossia la loro superficie subisce un’abrasione solo nei punti dove si evidenziano cicatrici, tagli ed ulteriori difetti evidenti. In base all’intensità del trattamento saranno definite “fiore ritoccato” o “mezzo fiore”. Il rimanente 60% circa delle pelli ha una difettosità elevata e vengono smerigliate sull’intera superficie, dopo di che la grana viene ristampata con apposite presse Si definiscono “smerigliate” e si riconoscono per la compattezza della grana su tutta la superficie. La concia e la tintura dei pellami pregiati sono eseguite in speciali bottali, cosicché che la tinta possa penetrare tamite l’intera sezione: tale processo si chiama tintura passante. Invece, nelle pelli più economiche viene stesa una vernice superficiale a spruzzo, e dunque un eventuale segno tende a scoprire il fondo più chiaro della pelle. L’ultima fase della lavorazione è manuale e riguarda il tocco finale del maestro conciatore che definirà il tatto e tutti gli effetti “design”.