Da ben cinquanta edizioni interprete del settore marmo lapideo, l’eccellenza del manifatturiero italiano Marmomacc - dal prossimo 30 settembre all’8 ottobre, Fiera di Verona - quest’anno si presenta ancora più globale grazie al Piano di promozione straordinaria del Made in Italy del Ministero dello Sviluppo Economico in collaborazione con ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane e Confindustria Marmomacchine. Il Piano, che include un investimento complessivo di 2 milioni di euro lordi erogati direttamente dal MISE, presentato il 14 settembre scorso in conferenza stampa presso il Ministero dello Sviluppo Economico alla presenza di Giuseppe Tripoli, capo dipartimento del MISE per l’internazionalizzazione delle imprese, Roberto Luongo, direttore generale ICE-Agenzia, Ettore Riello e Giovanni Mantovani, presidente e direttore generale di Veronafiere, e Flavio Marabelli Presidente di Confindustria Marmomacchine (nelle immagini), è un risultato di portata storica per un comparto al quale Marmomacc dà voce dal 1961 e che rappresenta una produzione complessiva di oltre 3,84 miliardi di euro di valore (il 75% dall’export), con 3.340 aziende e 33.700 addetti (fonte Confindustria Marmomacchine 2014). Il Progetto porta avanti l’idea di internazionalizzare il business legato al prodotto Made in Italy – sia esso macchinario, tecnologia, blocco grezzo, semi lavorato o finito –, favorendo l’incoming di operatori qualificati dall’estero, momenti di formazione tecnica, incontri business to business e visita alle aziende ed ai territori produttivi, presentazione di eccellenze tecnologiche e lapidee.
Fulcro dell’iniziativa promossa dal MISE è la 50ª edizione di Marmomacc alla fiera di Verona, con più di 1.500 espositori, dei quali 569 italiani e 933 esteri da 55 nazioni su 77.100 metri quadrati, e con più di 60 mila operatori attesi da oltre centoquaranta Paesi. «È un piano di promozione innovativo perché si basa su una visione integrata che coinvolge tutti gli attori di un settore, come quello del marmo lapideo, potenzia il ruolo dell’ICE al servizio delle imprese e riconosce ufficialmente il ruolo del sistema fieristico italiano e delle sue eccellenze, quale Marmomacc come piattaforma per incrementare il tasso di internazionalizzazione di imprese e sistema-Paese» ha asserito Giuseppe Tripoli. «Già dal 28 settembre, è previsto l’arrivo a Verona di due selezionate delegazioni commerciali straniere di operatori del settore: 100 top buyer interessati alle tecnologie e ai macchinari italiani e altri 100, tra architetti, progettisti e designer, alla ricerca di marmi e pietre Made in Italy da utilizzare nei grandi progetti all’estero» ha evidenziato Giuseppe Luongo. «È un importante riconoscimento per tutto il sistema fieristico e per la Fiera di Verona in particolare frutto di un lungo lavoro di relazione e rapporti con il MISE. È un’occasione importante per aggregare risorse e razionalizzare la promozione di uno dei settori di eccellenza del manifatturiero italiano che ha in Marmomacc il proprio punto di riferimento mondiale» ha dichiarato il presidente di Veronafiere Ettore Riello. «Si tratta di risultato che premia un settore produttivo che ha nel distretto di Verona una eccellenza sia nel comparto della produzione dei macchinari e tecnologie, sia nella lavorazione del prodotto. La 50ª edizione della rassegna che inaugureremo il 30 settembre con un importante summit internazionale, si pone dunque non tanto quale punto di arrivo ma come una nuova partenza, per incrementare gli ottimi risultati sin qui raggiunti», ha affermato Giovanni Mantovani. «È un settore che ha saputo rispondere in modo efficace alla crisi, che cresce di quasi il 6% nell'export di prodotti grezzi e lavorati nel primo semestre di quest'anno rispetto allo stesso periodo del 2014 e del 28%in quello del comparto macchinari e tecnologie», ha sottolineato Flavio Marabelli, presidente di Confindustria Marmomacchine.