Più di 200 imprenditori si sono recentemente incontrati a Desenzano per discutere di scenari globali riguardanti il mercato del legno. In effetti, il mercato globale del legno e dei pannelli sta attraversando una fase di notevole fluidità. Tra la fluttuazione delle valute e del prezzo dell’energia e le crisi economiche e geopolitiche, i flussi dell’interscambio internazionale variano tutti i giorni. E’ divenuto sempre più complesso capire in che direzione sta andando il mercato del legno e del pannello. Tuttavia la risposta su quale direzione imboccare è giunta dal Convegno Nazionale del Legno di Desenzano che, dopo i saluti del presidente FederlegnoArredo Roberto Snaidero, è entrato subito nel vivo grazie all’intervento dell’analista Pierre Marie Desclos che ha posto subito l’accento sulle potenzialità del mercato cinese. “La Cina, con una crescita annuale del PIL del 7%, resta un mercato importante per le aziende del legno, e sta vivendo una fase di profondo cambiamento”, ha spiegato Desclos. Ridotto drasticamente il commercio dei tronchi da parte dei principali fornitori che oramai puntano a creare valore aggiunto internamente, la Cina ha iniziato a importare segati «anche dall’Europa con quantitativi ancora modesti, ma in prospettiva molto interessanti». Segnali importanti, ha aggiunto Desclos, soprattutto tenendo conto che: «Il commercio internazionale di prodotti forestali ha conosciuto una spettacolare crescita negli ultimi 50 anni e che, a medio termine, questa tendenza continuerà, probabilmente con dei tassi di crescita annuali ridotti». Poche ma fondamentali per Desclos le chiavi di sopravvivenza in un mondo in costante evoluzione: veglia strategica (commerciale e tecnologica), flessibilità, grande cura della logistica, ricerca e formazione professionale e, soprattutto, fiducia nel materiale legno, polivalente, moderno, rinnovabile.
L’intervento seguente è stato di Christoph Kulterer, presidente ProHolz Austria e vicepresidente dell’Organizzazione Europea delle Segherie, il quale ha affrontato lo storico rapporto tra l’Austria e il nostro Paese con un intervento dal titolo “Italia-Austria: il 6° flusso mondiale dei segati”. Un rapporto storico quello fra i due Paesi, ma anch’esso in trasformazione: «Negli anni in cui è calato il mercato italiano ci siamo rivolti a nuovi acquirenti che ci stanno dando grandi soddisfazioni. Ecco perché i prezzi dei segati rimangono stabili nonostante il calo delle quotazioni dei tronchi». Nel suo intervento Kulterer ha poi ricordato alla platea che la disponibilità dei tronchi in Europa è ancora limitata, salvo considerare la possibilità di possibili catastrofi naturali che porterebbero a un incremento della produzione di materia prima. L’incontro è proseguito con Marco Imperadori, professore di Progettazione e Innovazione Tecnologica al Politecnico di Milano, con una relazione incentrata su “Il ruolo del legno nella costruzione di Expo 2015: prima, durante e dopo” per poi terminare con la tavola rotonda “Il futuro del legno è oggi”, moderata da Sebastiano Cerullo (vicedirettore di FederlegnoArredo) con protagonisti Roberto Snaidero (presidente FederlegnoArredo), Emanuele Orsini (presidente Assolegno), Ettore Durbiano (presidente Assoimballaggi), Paolo Fantoni (presidente Assopannelli), Domenico Corà (presidente Fedecomlegno), Massimo Buccilli (presidente Edilegnoarredo), Fausto Iaccheri (presidente Conlegno), Nicola Semeraro (presidente Rilegno). «Il successo del Convegno Nazionale del Legno è la dimostrazione che il nostro settore è vivo e vuole giocare un ruolo da protagonista non solo nel panorama economico nazionale», ha spiegato Emanuele Orsini (presidente Assolegno). Parole a cui si è allacciato Roberto Snaidero secondo cui una delle sfide più importanti per il settore legno sarà quella dell’internazionalizzazione: «La Federazione sta lavorando a numerosi progetti per favorire l’incremento dell’export: missioni in aree strategiche, incontri B2B, servizi ad hoc sono strumenti che FederlegnoArredo mette a disposizione delle aziende associate per aiutarle a crescere oltre i confini nazionali. Attualmente la differenza della quota export fra settore Arredo e settore LegnoEdiliziaArredo è di 17,3 miliardi di euro (64% del fatturato totale) contro 4,8 miliardi di euro (14%)». Durante il convegno è stato firmato un accordo tra FederlegnoArredo, Pro_holz Austria e Università di Trento per promuovere attività di ricerca, normativa e sviluppo delle strutture di legno.